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Messaggio del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, alla 67ma commemorazione della tragedia di Marcinelle

Care Italiane e cari Italiani all’estero,

è con grande emozione che oggi commemoriamo la tragedia di Marcinelle, nel suo 67esimo anniversario.

In ricordo delle 262 vittime di 11 nazionalità diverse – e di cui 136 erano nostri connazionali – che persero la vita nell’incidente minerario.

È dal 2001 che l’8 agosto, nella data dell’anniversario di Marcinelle, si celebra anche la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”.

In questo spirito, ho voluto essere personalmente qui a Marcinelle, a nome del Governo, per portare omaggio ai milioni di italiani che vivono fuori dai confini nazionali e, in particolare, ai connazionali caduti sul lavoro, mentre contribuivano alla crescita economica, sociale e culturale dell’Italia e dei Paesi che li avevano accolti.

Questa triste ricorrenza mi tocca personalmente nel profondo: ho passato parte della mia infanzia all’estero ed ho trascorso diversi anni della mia carriera politica nelle Istituzioni europee. Più volte, negli anni scorsi, anche nella mia veste di Presidente del Parlamento Europeo, mi sono recato a Marcinelle.

Il Bois du Cazier è il luogo simbolo delle sofferenze e della fatica dei nostri connazionali. Il sacrificio di quei minatori ha contribuito a rafforzare la consapevolezza dell’importanza di assicurare adeguate garanzie e sicurezza sul lavoro.

Una data che il Governo italiano vuole sottolineare quest’anno in modo solenne. Abbiamo voluto rendere speciale la commemorazione di oggi con l’omaggio del sorvolo nei cieli di Marcinelle di due Tornado dell’Aeronautica Militare italiana, di cui ricorre il centenario.

Un modo per essere più vicini alle nostre comunità, una testimonianza di forte amicizia delle nostre Forze Armate che ogni giorno riempiono tutti gli italiani di orgoglio, lavorando per la sicurezza di tutti noi, in Italia e nei teatri internazionali.

Il Belgio è un Paese in cui c’è stata una forte emigrazione italiana, fin dagli anni 20 del secolo scorso e in particolare a partire dal secondo dopoguerra, e che ancora oggi accoglie molti italiani presenti nel mondo accademico, nel settore dei servizi così come in quello delle imprese e della ricerca scientifica.

La tragedia di Marcinelle ha avuto un ruolo cruciale nel gettare le fondamenta dell’Europa di oggi e della cittadinanza europea, ispirata ai valori condivisi del rispetto per la dignità umana, dell’uguaglianza, della democrazia e della libera circolazione dei lavoratori.

Valori che oggi, più che mai, sono indispensabili per affrontare insieme le sfide globali e assicurare pace, stabilità, sicurezza, crescita economica, prospettive per i giovani.

La commemorazione di Marcinelle è innanzitutto per tutti noi il dovere della memoria. Un dovere che onoriamo con convinzione ogni anno, anche per rendere omaggio al contributo di tutti gli italiani che sono emigrati all’estero per ragioni di studio o di lavoro e degli italo-discendenti, che con l’iniziativa del “Turismo delle Radici”, parte qualificante del nostro PNRR, vogliamo riavvicinare all’Italia.

A tutti i connazionali all’estero, in questa importante giornata, rinnovo il mio più sincero ringraziamento, per la passione e l’impegno con cui, quotidianamente, continuate a rendere l’Italia sempre più protagonista nel mondo.