L’Italia è la terza economia dell’Eurozona e l’ottava nel mondo, con un mercato interno che offre molteplici opportunità di business, potendo contare su più di 60 milioni di abitanti (PIL pro capite annuo superiore a 30mila dollari). Da circa un trentennio l’Italia è la seconda economia manifatturiera in Europa, dopo la Germania, e tra le prime dieci a livello internazionale.
L’Italia rappresenta una porta d’accesso al mercato europeo e ai suoi 500 milioni di abitanti, nonché un’importante via di collegamento tra l’Europa del Sud e i Paesi dell’Est-Europa, con una rete di trasporti ben sviluppata e diversificata. Inoltre, è in posizione strategica rispetto ai Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa. Le imprese che investono in Italia possono contare su una fitta rete di PMI e distretti industriali presenti su tutto il territorio nazionale e ben collocati nelle filiere internazionali, fornendo beni intermedi di alta qualità.
Ricerca e innovazione sono ampiamente integrate nei processi industriali, con punte di riconosciuta eccellenza in differenti settori delle scienze della vita (in primis le neuroscienze), fisica e ingegneria (ad es. la robotica), scienze sociali e discipline umanistiche (tra tutte l’archeologia hi-tech). Il sistema universitario in Italia ha radici antiche, è dinamico e di ottima qualità e a fronte di una preparazione accademica elevata, il costo del lavoro è relativamente conveniente rispetto ad altri paesi dell’Eurozona.
Da tempo la politica industriale nazionale ha puntato sul rafforzamento della competitività delle imprese in tutti i settori e con il varo del Piano Industria 4.0 a fine 2016 il sistema fiscale italiano è diventato particolarmente favorevole per gli investimenti nel digitale e nell’ innovazione.